30 Luglio 2020

Ciclo di Convegni “Terra, Ambiente e Agricoltura a Montalcino”

Nell’inverno 2019/2020 Vitenova insieme al Comitato Montalcino Bio e con il supporto organizzativo della Scuola Permanente dell’Abitare e dell’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della Provincia di Siena, ha organizzato un ciclo di convegni con il tema “Terra, Ambiente e Agricoltura a Montalcino” nella città del Brunello.

Abbiamo cercato di focalizzare i temi dei convegni su argomenti fondamentali in agricoltura, partendo dalla base più importante: il suolo e il ruolo della sua fertilità per conoscere e valutare al meglio la vita del terreno e dei suoi componenti. Oltre a Stefano Zaninotti, sono intervenuti Dott.ssa Anna Benedetti (dirigente CREA) e Alessio Neri, tecnico agronomo dell’azienda Ornellaia-Masseto.  Ogni convegno poi prevedeva alla fine un approfondimento su un prodotto tipico del territorio messoa confronto con altre realtà (anche non toscane), per fare un focus su prodotti diversi dal vino. In quell’occasione abbiamo parlato di crocus per lo zafferano ed è intervenuto Walter Zamuner, agricoltore e fondatore dell’azienda Zafferano di San Quirino (PN).

Il secondo appuntamento aveva come tema “Riconoscere gli amici: insetti e non solo per approfondirne il ruolo all’interno dei vigneti e l’interazione con l’uomo e le colture.” E’ stato un convegno interessante, nel quale sono intervenuti Stefano Zaninotti e Costanza Uboni, del team Vitenova, dopo un’importante introduzione scientifica dell’entomologo prof. Andrea Lucchi. Successivamente è intervenuto con la propria testimonianza Matteo Gentili, agronomo di Corte Pavone – Loacker Wine Estates e alla fine abbiamo concluso gli interventi con un approfondimento sull’olivicoltura, grazie al prof. Angelo Canale, che ci ha parlato della mosca d’olivo – argomento sempre attuale.

Parlando della gestione del verde, non poteva mancare un argomento per noi fondamentale che è stato il tema del terzo convegno: Imparare le strategie vegetali per approcciarsi agli organismi viventi vegetali e definire un equilibrio naturale. Del team di Vitenova sono intervenuti Stefano Amadeo  e Cristiano Francescato  che ci hanno parlato delle piante spontanee, dell’inerbimento e del ruolo dei sovesci. L’aspetto scientifico questa volta è stato trattato da Dr. Duilio Porro, Fondazione Edmund Mach: che ha presentato nel suo intervento le esperienze e le novità sui portinnesti della vite: la serie “M”.

Durante il convegno sono stati molto apprezzati le testimonianze aziendali di Francesco Monari, agronomo di Argiano e di Angelo Fongoli dell’omonima azienda. Il terzo convegno è stato concluso dall’interessante intervento di Salvatore Ceccarelli, Consulente spezializzato nel miglioramento genetico che ci ha parlato di popolazioni evolutive di cereali, cambiamento climatico e salute.

Il quarto convegno si è svolto a metà febbraio e ha trattato un argomento più che attuale: Capire il clima e la difesa biologica per conoscere le strategie di difesa del vigneto con uno sguardo al cambiamento climatico.  Il convegno è stato introdotto da Filippo Giorgi, ICPT (International Center for Theoretical Physics) con il suo intervento “Il clima sta cambiando: Evidenze scientifiche, rischi e opportunità di mitigazione.” Naturalmente i cambiamenti climatici hanno delle conseguenze anche sull’agricoltura, come hanno evidenziato gli interventi di Paolo Storchi e Stefano Amadeo. Sono poi intervenuti Gabriele Di Gaspero dell’Istituto di Genomica Applicata (Ud) sull’ impiego delle varietà resistenti e Giacomo Nunin, Agronomo di Vitenova, con la sua presentazione della Tesi Laurea: “Influenza di diversi formulati a base di zolfo e del caolino su fitofagi della vite e loro nemici naturali”. Con questo convegno è stato quindi offerto un approfondimento sui diversi tipi di coltivazione, sulle scelte varietali e sulle difese fitosanitarie che possono essere eseguiti nel vigneto per mantenerlo in salute. Per finire è presentata la testimonianza aziendale di Mariagrazia De Belli con il progetto “Enobee – Api in Vigna”  un focus sull’apicoltura in vigna, perché possa essere sia un sistema di bio-monitoraggio, ma anche un modo per riequilibrare l’ambiente dei vigneti e dei dintorni circostanti. L’intervento ha poi introdotto una tavola rotonda come confronto tra apicoltori con Giuliano Dragoni, Agronomo di Col d’Orcia e Alessandro Riccò, Agronomo di Podere Le Ripi ed è stato moderato da Stefano Amadeo.

Era in programma anche un quinto convegno a marzo che però è stato spostato per causa della pandemia. Ciò nonostante siamo riusciti ad organizzarlo online ad inizio estate sul tema “Parliamo di vino… uno sguardo in cantina”, perché volevamo approfondire gli aspetti della vinificazione per la produzione di vini biologici valutando gli ultimi studi per affrontare una produzione di vino di qualità nel rispetto della sostenibilità – sia in ambito ambientale, che economico e sociale. Durante il convegno sono intervenuti il Dott. Giacomo Buscioni, e la Dott.ssa Silvia Mangani, entrambi del  FoodMicroTeam, Firenze. Ci hanno parlato della “vinificazione spontanea, inoculata o senza solfiti” e anche del problema quercetina nei vini Sangiovese. Nicolo del Negro ha poi presentato la sua Tesi di Laurea sull’ecologia fungina del vigneto: Brettanomyces bruxellensis è presente? Naturalmente questo convegno è stato poi concluso con un intervento di due viticoltori, con due visioni diversi, ma un unico obiettivo: produrre vini di qualità rispettando l’ambiente che ci circonda: Alberto Tanzini per l’azienda Roccapesta di Scansano, e Marino Colleoni per Santa Maria a Montalcino (SI).

E’ stato un ciclo di convegni intensi ed interessanti e vorremmo esprimere un ringraziamento a tutti i relatori per l’alta qualità degli interventi, nonché il Comitato Montalcino Bio per il supporto organizzativo.

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